domenica 22 novembre 2020

Anche il Gen Verde all'Economy of Francesco per dire a tutti: cambiamo rotta

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Il videoclip dell'ultimo singolo della formazione artistica internazionale Gen Verde, Turn Around, è un invito alla speranza per la nostra terra, ma anche un avvertimento: il suo futuro, e quindi il nostro, dipenderà dall'impegno concreto di ciascuno. La proposta è quella di operare un cambiamento a cominciare dai gesti quotidiani e rappresenta il contributo del Gruppo all'evento per una economia sostenibile che si conclude oggi ad Assisi

Non solo parole in diverse lingue, ma anche immagini, musica, video e momenti artistici a The Economy of Francesco, un evento in presenza e online a dimensione davvero multimediale. E nel pomeriggio conclusivo della tre giorni, anche il contributo del Gruppo artistico internazionale Gen Verde che in quest'occasione lancerà il videoclip del suo ultimo singolo Turn Around, testimoniando il forte impegno di questa formazione tutta al femminile sui temi dell'ambiente. 

Turn Around, cambiare rotta per salvare la terra
Nei nostri album precedenti ci eravamo già espresse riguardo alla problematica ecologica in Amazzonia - racconta ai nostri microfoni Alessandra Pasquali, cantante, attrice e organizzatrice degli eventi del Gruppo - e da tempo stavamo pensando che fosse importante scrivere una canzone sulla crisi sociale ed ecologica globale. 

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Dallo scoppio della pandemia COVID-19, la violenza contro donne e ragazze, in particolare la violenza domestica, è aumentata drammaticamente in tutto il mondo. Data l'urgenza, il Segretario generale ha lanciato un appello alla "pace in casa" e ha esortato i governi a rendere la prevenzione e la riparazione della violenza contro le donne e le ragazze una parte fondamentale dei loro piani nazionali di risposta e di recupero COVID-19.

In una lettera indirizzata agli Stati membri delle Nazioni Unite, Phumzile Mlambo-Ngcuka, Direttore esecutivo delle donne delle Nazioni Unite, ha esortato i capi di Stato e di governo di tutto il mondo a intraprendere azioni concrete ed esprimere i loro impegni per porre fine alla violenza contro le donne, in occasione dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere (25 novembre - 10 dicembre).

Con una volontà politica visibile e azioni tangibili che proteggono e conferiscono potere alle donne e alle ragazze, sono possibili e fondamentali progressi reali per riprendersi dagli impatti socioeconomici della pandemia COVID-19.

sabato 21 novembre 2020

“Economy of Francesco” le proposte dei giovani per ripensare l'economia

Sabato 21 novembre si è conclusa la tre giorni di confronto che ha completato il percorso di “Economy of Francesco”, iniziativa voluta da Papa Francesco per chiamare giovani imprenditori, economisti e changemakers a ripensare l’economia di fronte alle sfide del nostro tempo.

L’iniziativa, ridefinita a seguito della crisi pandemica, ha dato vita a un percorso di dialogo via web, animato da giovani provenienti da 115 Paesi che si sono confrontati in 12 “villaggi tematici” dedicati ai temi ambientali, sociali, economici e finanziari.

Dal 19 al 21 novembre le conclusioni dei villaggi tematici sono state discusse in eventi web di dialogo e confronto che hanno coinvolto grandi personalità del dibattito economico e civile, culminando in un documento finale nel quale i giovani si rivolgono a economisti, imprenditori, decisori politici, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini del mondo presentando 12 richieste di impegno comune:

- rallentare la corsa dell’attuale modello economico <<per lasciare respirare la Terra>>
- realizzare una comunione mondiale delle tecnologie al fine di mettere a disposizione anche dei Paesi a basso reddito soluzioni alla povertà energetica e realizzare e a favore della giustizia climatica
- porre al centro delle agende dei governi e della formazione a ogni livello la custodia dei beni comuni
- abbandonare per sempre l’uso delle ideologie economiche al fine di offendere e scartare le persone affette da fragilità, di fronte alle quali occorre invece una assunzione di responsabilità
riaffermare il rispetto dei diritti umani, inclusi i diritti economici e sociali (lavoro dignitoso, welfare) nelle politiche delle imprese così come in quelle di welfare pubblico
- abolire immediatamente i paradisi fiscali, istituendo un nuovo patto fiscale quale prima risposta al mondo post-Covid
- dare vita a nuove istituzioni finanziarie mondiali, riformando in senso democratico e inclusivo quelle già esistenti, incoraggiando la finanza sostenibile ed etica e scoraggiando la finanza altamente speculativa e predatoria
- introdurre comitati etici indipendenti nella governance di imprese e banche, dotandole di potere di veto in materia di ambiente, giustizia e impatto sui più poveri
- definire a livello nazionale e internazionale misure premiali e di sostegno degli imprenditori innovatori nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale, spirituale e manageriale
- attivare impegni condivisi tra soggetti pubblici e privati per una istruzione di qualità per ogni bambina e bambino del mondo
- impegnare le organizzazioni economiche e le istituzioni civili affinché garantiscano le stesse opportunità a lavoratrici e lavoratori
- impegnate tutta la comunità internazionale a cessare l’economia che alimenta le guerre

L’evento è stato concluso da un messaggio di Papa Francesco il quale, riassumendo lo spirito dell’iniziativa, ha spronato i giovani a <<osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi (e tra questi anche sorella terra), cessino di essere – nel migliore dei casi – una presenza meramente nominale, tecnica o funzionale per diventare protagonisti della loro vita come dell’intero tessuto sociale.>>

Dal sito di BancaEtica

venerdì 20 novembre 2020

Giornata mondiale dell'infanzia al tempo della pandemia

Il 20 novembre si celebra la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. 

In questa data fu approvata, dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti del fanciullo, revisionata, sempre un 20 novembre ma del 1989, come Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia nel 1991. 

Nel mondo ogni anno un miliardo di minori tra i 2 e i 17 anni è vittima di violenza fisica, sessuale o psicologica, 12 milioni di ragazze si sposano prima dei 18 anni con uomini spesso molto più grandi di loro, 85 milioni di bambini e ragazzi sono coinvolti in pericolose forme di lavoro minorile. In Italia il 13,5% abbandona la scuola prima del tempo. Tutto questo è spesso legato a quella povertà che affligge il presente e che ruba il futuro, colpendo almeno 586 milioni di bambini nel mondo, numero che potrebbe aumentare vertiginosamente, rischiando di lasciare entro la fine dell'anno 150 milioni di bambini in più, uno su tre in tutto il pianeta, senza cibo sufficiente e accesso a beni e servizi essenziali. 

La chiusura delle scuole in seguito al coronavirus, ad esempio, ha riguardato quasi il 90% di tutti gli studenti nel mondo, dove un giovane su tre non ha accesso al digitale e alle nuove tecnologie, e circa 10 milioni di loro rischiano di non tornare più tra i banchi, con tutto quello che ciò comporta, in termini di maggiore esposizione a rischi di subire violenze e sfruttamento, di essere costretti ad andare a lavorare per aiutare le famiglie o di sposarsi prematuramente rinunciando così alla propria infanzia, mettendo a repentaglio la propria salute e rinunciando alla possibilità di costruirsi un futuro a misura dei propri sogni e talenti. Solo nel 2020, secondo l'organizzazione, quasi 500mila ragazze in più nel mondo potrebbero essere costrette al matrimonio forzato, prima di compiere i 18 anni di età, per effetto delle conseguenze economiche della pandemia. 

A causa degli effetti devastanti della crisi, 6,7 milioni di bambini sotto i cinque anni in più potrebbero finire nella morsa letale della malnutrizione acuta e 426 bambini al giorno, 1 ogni 4 minuti, solo in Africa rischiano di morire di fame entro la fine del 2020. 
 

venerdì 13 novembre 2020

Diwali 2020

Al via sabato 14 novembre il festival delle luci di Diwali, una delle più importanti feste indiane. Tra fiori, dolci e candele, le vie dello shopping si illuminano di colori, ma si teme che l'affollamento di persone possa innescare un'altra ondata di casi di Coronavirus. L'India ha confermato oltre 8,7 milioni di casi negli ultimi giorni, il secondo più alto al mondo, con oltre 128.600 morti. Intanto il Paese è alle prese con una nuvola di smog, dovuto al fumo degli incendi agricoli che aumenta il livello di inquinamento atmosferico in modo pericoloso.

domenica 1 novembre 2020

Guardiani dell'Amazzonia