venerdì 30 settembre 2022

Giornata per la Custodia del Creato

Sabato 1 Ottobre 2022 alle ore 20.30 presso la Basilica di Monte Berico si terrà la Veglia Ecumenica di Preghiera per il tempo del Creato, una buona occasione per mettere al centro il dono di Dio che è la nostra Casa comune, la madre Terra, di cui vogliamo essere custodi.

Il titolo sarà “Prese il pane, Rese grazie: il tutto nel frammento” dal Messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e dalla Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo (testo). Il pane ci racconta che tutto è un dono da parte della terra, un dono che Gesù fa “suo corpo spezzato per noi” e di cui noi possiamo solo che essere grati. E alla luce di queste provocazioni chiederemo il dono dello Spirito per iniziare un cammino di conversione ecologica assieme a tutti i cristiani, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

Pregheremo assieme con le comunità della Chiesa Metodista, della Chiesa ortodossa di Moldavia, di Romania e di Serbia presenti nel nostro territorio vicentino.

giovedì 29 settembre 2022

Obiezione

Chi pensava che la nonviolenza e l'obiez­ione all'uso delle armi fossero state me­sse definitivamente sotto scacco dallo scenario ucraino, deve fare i conti con quanto sta succedendo in queste ore su en­trambi i fronti. In Ucraina la quarta ca­rovana di Stopthewar­now, dopo aver conse­gnato aiuti umanitari a un centro di rac­colta dell'Università di Cernivtsi, ha incontrato alcuni stu­denti per approfondi­re e riflettere sul tema della nonviolen­za. Questa mattina sono a Kiev dove inco­ntreranno diversi ob­iettori di coscienza e attivisti oltre che alcuni rappresent­anti delle istituzio­ni. Quindi ci sono! No – dico – quelli che non sono d'accordo con la guerra, esi­stono. Anche perché la strada che è stata scelta finora dice che "abbiamo docume­ntato che 5.996 civi­li sono morti e 8.848 sono rimasti ferit­i" dall'inizio del conflitto in Ucraina. 238 sono bambini. Parola di Matilda Bog­ner, responsabile di­ritti umani dell'Onu in Ucraina. Ma ha detto anche che i num­eri sono molto al ri­basso, ovvero sono stati contati solo qu­elli finora assoluta­mente accertati. Nes­suno è in grado di dire se le vittime sa­rebbero state di più o di meno se non si fosse scelta la str­ada dell'uso delle armi. Ma a dire che la stragrande maggior­anza della gente nor­male non vuole la gu­erra è quella coda infinita alla frontie­ra tra Russia e Geor­gia. Nelle scarpe di quei giovani che ob­iettano c'è molta più sapienza che nella testa di Putin. È l'ora di obiettare.

martedì 27 settembre 2022

Rosh Hashana 2022 / רֹאשׁ הַשָּׁנָה 5783

Rosh Hashana per l'anno ebraico 5783 è iniziato domenica 25 settembre 2022 e termina al tramonto di martedì 27 settembre 2022.
Rosh Hashanah (capo d'anno), è il capodanno ebraico. È la prima delle Grandi Feste o Yamim Noraim ("Days of Awe"), celebrata dieci giorni prima dello Yom Kippur. Rosh Hashanah si osserva nei primi due giorni di Tishrei, il settimo mese del calendario ebraico. È descritto nella Torah come יום תרועה (Yom Teruah, il giorno del suono [lo Shofar]).

lunedì 26 settembre 2022

Bravo Federico!

Federico Rossi, 28 anni, vicentino di Schio, sabato ha conquistato lo Stelvio con la sola forza delle braccia. Un’impresa mai realizzata prima: in sedia a rotelle lungo quei 25 chilometri e 48 tornanti che hanno fatto la storia dello sport, fino a raggiungere Cima Coppi, a 2.758 metri, quella intitolata nel ‘65 al «campionissimo» Fausto Coppi, la cima ciclabile (asfaltata) più alta d’Italia. E per raggiungerla Rossi ha impiegato sette ore, 57 minuti e 46 secondi («Avevo messo in conto nove ore, pause comprese, invece sono andato più spedito del previsto») ma anche due anni di addestramento durissimo. «Mi sono allenato quasi ogni giorno, con qualsiasi condizione meteo, anche quando avrei dato qualunque cosa per rimanere a letto. Ma a quel punto diventa una questione di testa, più ancora che di fisico: mettere l’obiettivo prima di tutto».
L'articolo completo sul sito del Corriere

domenica 25 settembre 2022

Land Art per amore della terra

Un missile nucleare con la scritta "No Atomic" è comparso stamani in un campo di Castagnaro (Verona), della superficie di 26 mila metri quadrati, dove da anni opera l'artista Dario Gambarin, specialista nella "Land Art".
    "Invece di discutere di clima (ieri c'è stato il Global Strike dei Fridays for Future) - afferma Gambarin - stiamo parlando di armi nucleari; vuol dire che il confronto tra le grandi potenze Usa/Russia è entrato in una fase delicata. Per interessi economico-territoriali rischiamo la fine del nostro meraviglioso mondo, una situazione apocalittica, facendo poi un accorato appello ai grandi della Terra per trovare un accordo di pace immediato".
    L'opera è stata realizzata a mano libera, con trattore e aratro su di un terreno incolto. Gambarin in passato ha già dedicato alcune opere a temi ecologici come Cop 26 Glasgow, Greta Thunberg, "Water" e a personalità di spicco tra cui Papa Francesco, Leonardo da Vinci, Dante, Beethoven, Nelson Mandela.
    (ANSA).

sabato 24 settembre 2022

L'ultima crociata della Russia


Con la mobilitazione al servizio militare del 21 settembre, a sette mesi dall’invasione dell’Ucraina, la Russia ha abbandonato l’ipocrisia della “operazione militare speciale” per gettarsi nell’ultima e disperata campagna di guerra, dopo aver perso in poche settimane buona parte dei territori conquistati nei mesi precedenti. I referendum-farsa nelle parti controllate dai russi delle terre ucraine permetteranno di annunciare la “difesa del territorio nazionale” al posto della grottesca “denazificazione” delle provincie contese.

Sarebbe più adeguato chiamare tutta la vicenda bellica come una “crociata”, visto il carattere spirituale e “metafisico” attribuito a tutto l’impegno del regime di Putin e della Chiesa di Kirill per imporre il proprio dominio sulle terre sacre della Crimea, della regione del Don e delle coste del mar Nero, da cui arrivarono in Russia i missionari bizantini alla fine del primo millennio. Nel giorno della nuova chiamata alle armi, il patriarca di Mosca ha rivolto un nuovo appello per “ristabilire l’unità della Chiesa russa, e non considerare gli ucraini come dei nemici”, predicando dal monastero femminile della Sacra Concezione di Mosca.

Come ha ribadito Kirill, “oggi la nostra Patria, la Rus’ storica, sta attraversando le prove più dure... sappiamo come stanno soffrendo i nostri fratelli ucraini, mentre cercano di ‘riformattarli’ e aizzarli contro la Russia, ma nei nostri cuori non ci deve essere spazio per tali sentimenti, chiediamo al Signore che ci doni il coraggio necessario e rafforzi i sentimenti di fraternità, che sono la vera caparra della pace per le immense distese della Rus’”.

Il coraggio per rispondere alla mobilitazione, in realtà, sembra essere piuttosto carente tra i russi tra i 20 e i 50 anni che potrebbero essere chiamati nei prossimi giorni, fino a 300mila persone come pare sia stato deciso, o addirittura un milione, anche se le cifre esatte non sono state comunicate. Semmai si manifesta una certa audacia nel protestare in strada contro l'obbligo di guerra, che ha già provocato migliaia di arresti; per il resto si nota il panico generale e i tentativi disperati di fuggire all’estero, lasciandosi dietro una vita intera.

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di Stefano Caprio

Il Papa ad Assisi: un Patto con i giovani per cambiare l'economia mondiale

 L'incontro con centinaia di ragazze e ragazzi, provenienti da 120 diversi Paesi. "Trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni" ha detto il Papa. "Se non avete niente da dire almeno fate chiasso!"

"La situazione è tale che non possiamo soltanto aspettare il prossimo summit internazionale: la terra brucia oggi, ed è oggi che dobbiamo cambiare, a tutti i livelli", Papa Francesco parla ad Assisi incontrando i giovani in occasione dell'evento 'Economy of Francesco'. “Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra - sottolinea il Pontefice - e un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni. Ho apprezzato la vostra scelta di modellare questo incontro di Assisi sulla profezia”.

Il Papa chiede che il lavoro torni al centro dell'economia: "Non dimenticatevi del lavoro, non dimenticatevi dei lavoratori". "Il lavoro è già la sfida del nostro tempo, e sarà ancora di più la sfida di domani. Senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le diseguaglianze aumentano. A volte si può sopravvivere senza lavoro, ma non si vive bene. Perciò, mentre create beni e servizi, non dimenticatevi di creare lavoro, buon lavoro, lavoro per tutti", ha detto. In particolare Francesco ricorda: "C'e' una schiavitù della donna che non può essere madre perché appena cresce la pancia non la fanno lavorare" o 'la cacciano dal lavoro".

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venerdì 23 settembre 2022

Don Giuliano Brugnotto è il nuovo vescovo di Vicenza

Mons. Giuliano Brugnotto, vicario generale della diocesi di Treviso, è il nuovo vescovo di Vicenza. 


"Viviamo un tempo segnato da nubi oscure di guerra e da crisi alimentari, ecologiche, energetiche e pandemiche, gravido di nuove ristrettezze per tante famiglie e imprese. Il nostro Maestro ci ha insegnato che le ferite dell’uomo di ogni tempo trovano guarigione con la compassione e la solidarietà: si affrontano bene solo se affrontate insieme. L’invito di papa Francesco a riformare la Chiesa camminando insieme, guidati dalla Parola di Dio e dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II, ci apre alla speranza di essere una Chiesa dal volto materno a servizio del mondo.

È con questi sentimenti e pensieri che giungo a voi in semplicità di vita. Sono molo grato al vescovo Beniamino per avermi subito raggiunto, accolto e incoraggiato.
Mi affido ai santi patroni delle nostre due chiese: San Liberale, San Pio X, San Gaetano Thiene, San Vincenzo di Saragozza e a Maria, madre di Gesù e madre nostra, venerata con il titolo di “Madonna di Monte Berico”.
Con affetto e gratitudine,
don Giuliano Brugnotto, vescovo eletto


 

giovedì 22 settembre 2022

Le donne scendono in piazza in Iran

 


Proseguono le proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, la giovane curda deceduta dopo essere stata arrestata a Teheran dalla polizia religiosa per aver indossato male il velo. Almeno otto persone sono morte finora nelle dimostrazioni iniziate lo scorso fine settimana.
Intanto, le autorità iraniane hanno iniziato a oscurare Internet, bloccando l’accesso a Instagram, una delle poche applicazioni ancora disponibili nel Paese degli ayatollah. Il movimento Anonymous, da parte sua, ha rivendicato, sul proprio account Twitter, un attacco hacker contro i siti di diverse istituzioni in Iran, tra cui quello della Banca centrale e dell’ufficio del governo iraniano.

Migliaia di studenti iraniani si sono riuniti davanti alle principali università del Paese per contestare il governo. Secondo l’emittente televisiva iraniana “Iran International”, con sede a Londra, gli studenti dell’Università Al Zahra, nel quartiere Vanak della capitale Teheran, hanno tenuto una manifestazione scandendo slogan come “Niente velo, niente turbanti, libertà e uguaglianza”. Proteste anche davanti all’Università di Allameh Tabatabai, dove gli studenti hanno urlato “Siamo tutti Mahsa”, e dell’Università di Teheran, la più antica e prestigiosa del Paese, dove i manifestanti hanno scandito “Morte al dittatore”. Molte donne e ragazze si sono tolte il velo, sfidando la polizia religiosa, mentre diversi “hijab” sono stati dati alle fiamme nel corso delle dimostrazioni.

Ellie Geranmayeh, esperta di Iran afferma che “Molte persone, al di là delle differenze politiche e religiose, hanno una convinzione comune: la ‘polizia della moralità’ ha oltrepassato i limiti e l’hijab obbligatorio non dovrebbe essere imposto”. “La lotta contro l’hijab obbligatorio è una caratteristica costante dalla Rivoluzione del 1979.”

martedì 20 settembre 2022

Vicenza Express

Il Vicenza Express è un evento organizzato dal MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica)Il Movimento Studenti è un gruppo di ragazzi delle superiori che si incontra due volte al mese per discutere e sensibilizzare su svariate tematiche di attualità, con l'obiettivo di essere studenti attivi all’interno del mondo della scuola.

L’evento Vicenza Express 2022 darà il via al nostro nuovo anno scolastico. Una proposta che radunerà i ragazzi di tutte le scuole superiori della provincia, nel pomeriggio del 22 ottobre, caratterizzato in un percorso a tappe nel centro storico di Vicenza, al fine di instaurare legami tra gli studenti, che mai come in questi due anni sono mancati. 

Inoltre prima del giorno dell’evento vero e proprio, abbiamo previsto una serie di occasioni di incontro tra studenti nei mesi di settembre e ottobre, la cui partecipazione è a discrezione del singolo. L'obiettivo di questa fase preparatoria all’evento è di favorire la conoscenza graduale dei componenti delle squadre che si formeranno all’interno della propria scuola. 

L’iscrizione all’evento e alla fase preparatoria è del singolo studente, in caso con la firma del genitore, e tale iscrizione sarà possibile tramite dei volantini in formato cartolina.  

Nell’organizzazione del Vicenza Express per permettere a tutti gli Istituti superiori della città di Vicenza di partecipare all’evento abbiamo riservato un numero specifico di posti per ogni singola scuola. 

Come già accennato, uno dei pilastri del Movimento Studenti di Azione Cattolica è quello di essere studenti attivi all’interno del mondo della scuola, prendendosi a cuore le relazioni tra noi e gli spazi che insieme abitiamo.

Ecco perché a conclusione dell’evento elargiremo all'Istituto della squadra vincitrice un premio simbolico in denaro, sostenuto dalla Diocesi di Vicenza, il cui utilizzo verrà concordato tra il Preside e gli studenti della squadra. Noi ci impegneremo ad essere presenti in questa occasione di dialogo a partire dalle necessità concrete che gli studenti sentono.

lunedì 19 settembre 2022

Cinque preti e una suora rapiti: bruciata una chiesa

 

I vescovi della regione del Camerun, dove è stata data alle fiamme la chiesa di Santa Maria, esprimono "grande choc e totale orrore". "Questo atto è senza precedenti e senza ragioni", rimarcano i presuli in una nota riportata anche da Vatican News. Ricordando che dal 2016 la popolazione dell'area è vessata dalle violenze, i vescovi condannano gli attacchi che si ripetono anche contro la Chiesa cattolica, i sacerdoti e i religiosi, e sottolineano che con questo gesto, l'incendio della chiesa a Mamfe, è stata "oltrepassata la misura". La conferenza episcopale regionale condanna l'atto e chiede "l'immediata liberazione" delle otto persone rapite e sottolinea che gli aggressori e coloro che li hanno aiutati, "si sono messi contro Dio e non contro gli uomini e nessuno mai tra coloro che hanno combattuto contro Dio ha vinto".

domenica 18 settembre 2022

Alla croce del Summano, 100 anni dopo

 

Settembre è per i vicentini mese di pellegrinaggi e devozione mariana. Quest’anno oltre al tradizionale appuntamento a Monte Berico del 7 e 8 settembre (festa patronale che segna l’inizio del nuovo Anno pastorale) e alla proposta dei marianisti a Scaldaferro per i malati domenica 11 settembre, la Diocesi Berica vive uno straordinario pellegrinaggio al Monte Summano promosso dall’Azione Cattolica Vicentina domenica 18 settembre.
L’occasione è data dai 100 anni dalla posa della prima pietra della croce, che svetta sul monte delle Prealpi venete (1.296 metri) il cui profilo è facilmente riconoscibile per le due caratteristiche cuspidi, luogo antichissimo di culti precristiani e successivamente di romitaggi e devozione alla Verine Maria.

Nel 1922 si iniziò, per volere del Vescovo Rodolfi, con un solenne pellegrinaggio la costruzione di una grande croce alta 16 metri (terminata l’anno successivo), segno di speranza e ripartenza dopo gli orrori e le sofferenze del primo conflitto mondiale e dell’epidemia di febbre spagnola.

Oggi a 100 anni di distanza l’Azione Cattolica Vicentina ripete quel gesto di fede e di speranza.

mercoledì 14 settembre 2022

Papa ai leader religiosi, mai giustificare la violenza

Le parole di Francesco ai leader di ogni confessione riuniti da 50 Paesi a Nur-Sultan: "Le religioni non sono problemi, ma parte della soluzione a crisi che hanno radici spirituali. Non giustifichiamo mai la violenza". Il mondo vulnerabile lasciato in eredità dalla pandemia, la pace, l'accoglienza fraterna dei migranti, la custodia del creato indicate come sfide comuni per gli uomini di fede oggi.

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giovedì 8 settembre 2022

Una vita per amore del Mozambico

Suor Maria De Coppi operava in Africa dal 1963 ed é stata uccisa all'età di 83 anni. Era originaria di Santa Lucia di Piave e lavorava in Mozambico dal 1963. Nata a Vittorio Veneto nel 1939, la professione religiosa nel 1960 a Verona. Aveva sempre operato in Mozambico. É stata colpita alla testa da un proiettile mentre cercava di raggiungere il dormitorio dove erano rimaste alcune ragazze.
Il Centro Missionario di Concordia-Pordenone ha riferito che "i ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali": la scuola primaria e secondaria, l'ospedale, i dormitori, la chiesa stessa. La preoccupazione dei religiosi superstiti è ora per la popolazione locale e soprattutto per i cristiani.