lunedì 18 maggio 2020

La notte del destino


Quest'anno, la notte tra il 20 e i 21 maggio sarà uno dei momenti più importanti di tutto il mese di digiuno, è la Laylat-ul-Qadr (la Notte del Destino). Legata ad una tradizione secondo cui lo stesso Muhammad avrebbe definito questa notte come “la notte in cui i cancelli del Paradiso sono aperti, mentre quelli dell’Inferno sono chiusi, e i diavoli sono incatenati, una notte in cui sperare per il perdono dei propri peccati”, questa notte è considerata la notte più importante dell’anno per i musulmani, poiché è la notte esatta in cui si pensa sia stato rivelato il Corano.

Come per l’avvistamento del hilal per decretare l’inizio del mese di digiuno, anche per la Notte del destino i fedeli devono mobilitarsi nel “cercarla”, e cercarla in particolar modo “tra le notti dispari degli ultimi dieci giorni di Ramadan”. Stando a questa tradizione risalente al Profeta, nel corso del tempo la maggior parte dei fedeli musulmani si è concentrato nel “fissare” l’avvento della Notte del destino nel 27esimo giorno del mese di Ramadan. Nonostante la diffusione di questa consuetudine però, molti musulmani considerano biasimevole trascorrere in preghiera soltanto la vigilia del ventisettesimo giorno, ignorando il fatto che la laylat-ul-qadr possa essere in qualsiasi altra notte dell’ultima decade. Per “essere certi di trovarla” quindi, le manifestazioni di fede e di preghiera durante tutte le ultime dieci notti del mese sono ovunque molto più intense.

Secondo la tradizione, durante la Notte del Destino (Lailatu l-Qadr), fu fatto scendere il Corano nella sua interezza. Viene chiamata Notte del Destino perché in essa Allah decreta il destino della creazione per l’anno a venire.

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