domenica 24 settembre 2017

@io spreco zero

 
La Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, ha realizzato un libro per imparare a ridurre gli sprechi: si chiama #iosprecozero e distribuito dal 23 e 24 settembre in mille piazze italiane nel corso dell'evento solidale Un pasto al giorno.

Il libro. Racconta, in sessanta pagine stampate su carta riciclata al 100%,  buone pratiche, idee, spunti  e testimonianze  per combattere gli sprechi e restituire il giusto valore alle cose della vita:  “L'idea di questo libro – dice Giovanni Ramonda, presidente della Papa Giovanni – è nata dalla volontà di affrontare lo spreco, a partire da punti di vista nuovi, che sono propri e caratteristici della nostra Comunità, per interrogarci sul suo legame con le condizioni di ingiustizia in cui vivono milioni di persone, sull’impatto dei nostri gesti e delle nostre scelte sulla vita di altre persone, per “sondare” il nostro livello di consapevolezza di essere parte di un tutto e di essere custodi (e non proprietari) di ciò che abbiamo”.

Sprecare significa, letteralmente, “mandare in malora”.
Lo spreco riguarda non solo il cibo che compriamo, ma anche gli oggetti che possediamo e il tempo che ci è dato, e poi ancora il futuro dei nostri figli, nelle cui mani dovremo consegnare un mondo vivibile, e di chi, oggi, si trova in condizioni di povertà.
Ogni volta che sprechiamo qualcosa mandiamo in malora anche le speranze di riscatto degli ultimi e dei bisognosi. Le nostre scelte hanno infatti una risonanza molto più ampia di quello che possiamo immaginare ed è bene esserne consapevoli, così da poter agire con responsabilità.

Constatare che la condizione di povertà in cui vivono milioni di persone e il nostro spreco sono due facce della stessa medaglia non può lasciarci indifferenti. È da qui che nasce il libro #IOSPRECOZERO, dal bisogno di affermare che la dignità di chi è meno fortunato di noi passa anche dal trattare con rispetto ciò che abbiamo, senza sprecarlo.
Ciascuno di noi può fare la sua parte, partendo dalle piccole abitudini quotidiane e da quei gesti che compiamo senza nemmeno pensarci, su cui #IOSPRECOZERO ci invita a riflettere.

Come avere il libro. Sarà distribuito a chiunque si fermerà nelle postazioni e sceglierà di sostenere, con qualunque donazione, l'impegno della Comunità in favore di chi soffre. Per partecipare all’iniziativa collaterale per la divulgazione sul web basta scattare una fotografia e postarla su Facebook o Instagram utilizzando #unpastoalgiorno2017 e #iosprecozero, gli hashtag ufficiali dell’evento: un ulteriore strumento per fare passaparola in rete e sostenere i progetti portati avanti dalla Comunità in 40 Paesi del mondo.

sabato 23 settembre 2017

Uniti per la salvaguardia del creato

Anche quest’anno, in occasione del “tempo del creato” dal 1° settembre al 4 ottobre, ci sono stati due messaggi molti importanti a livello ecclesiale: il messaggio congiunto di papa Francesco e del patriarca Bartolomeo per la Giornata mondiale di preghiera per il creato e il messaggio della CEI per la Giornata di custodia del creato.

Il primo sottolinea la nostra grave tendenza a spezzare i delicati ed equilibrati ecosistemi del mondo, offuscando la vocazione di ogni donna e uomo a essere collaboratori di Dio nel custodire il creato, come suo dono verso l’umanità. E chiama ciascuno a una preghiera che diventa impegno nel cambiare il mondo, abbracciando nuovi stili di vita intrisi di semplicità e solidarietà.

Il secondo messaggio dei vescovi italiani sottolinea il dono di Dio fatto all’umanità mediante la terra come un giardino meraviglioso da coltivare e custodire. Chiama tutti a diventare viaggiatori che sanno rinnovare ogni giorno la meraviglia per la novità e a coltivare lo stupore nel rendimento di grazie. Per custodire questo creato, il messaggio evidenzia due impegni per l’oggi: la mobilità sostenibile e il turismo responsabile.

Da La voce dei Berici

lunedì 21 agosto 2017

No tenim por

L’ennesimo attentato terroristico che ha colpito questa volta la Spagna causando la morte e il ferimento di numerose persone tra cui due giovani vicentini. Davanti a questi fatti il nostro sgomento è ancora più forte, facendoci cogliere in modo purtroppo molto concreto quanto simili gesti siano assurdi, disumani e ingiustificabili.

Siamo vicini e solidali verso tutte le famiglie coinvolte e in modo particolare desidero esprimere tutta la mia vicinanza e assicurare la mia preghiera ai familiari di Luca e di Marta. Dio è in sé stesso bontà, misericordia e pace. Non è possibile diventare strumenti di morte e di odio appellandosi al suo nome. Questa è solo una perversa ideologia di terrore e di morte a cui ciascuno di noi è chiamato a far fronte con un sussulto di umanità e di giustizia, senza rinunciare a credere nella possibile convivenza pacifica e fraterna di culture e fedi religiose diverse.

Indipendentemente dal credo religioso di ciascuno, ritengo importante che la comunità locale sia ora unita: nel condannare il terrorismo; nell’esprimere la vicinanza a chi piange la morte di Luca e attende la rapida guarigione di Marta; nell’impegno per il bene comune, per costruire un mondo più giusto e sicuro per ogni essere umano.

Tratto dalla riflessione del Vescovo di Vicenza Mons. Beniamino Pizziol

domenica 18 giugno 2017

Consigli per l'estate

L'estate è un tempo particolare.
Ci si può divertire un sacco, ma anche annoiare terribilmente.
Si possono fare cose nuove ed emozionanti, oppure fare sempre le stesse cose...

Il mio augurio è che possiate:

- fare qualche lettura interessante,

- vedere qualche luogo particolare,

- incontrare qualche persona ispirata.

Buona estate !




mercoledì 14 giugno 2017

Don Milani e Don Mazzolari


Papa Francesco sarà a Bozzolo e Barbiana, per pregare davanti sulle tombe di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, il 20 giugno prossimo.

In occasione del 58° anniversario della morte di don Primo Mazzolari, il Papa ha "espresso il desiderio di recarsi in forma riservata e non ufficiale a pregare presso la tomba di don Mazzolari, nella chiesa parrocchiale di Bozzolo”, confermando la speciale sintonia di pensiero e di cuore con la testimonianza profetica di questo nostro sacerdote, ancora oggi parola eloquente per tutta la Chiesa”.

In molti sono grati a don Mazzolari, a padre Turoldo, La Pira, don Milani e don Barsotti per aver ispirato un umanesimo bello, profondo e cristiano, e insegnato che la fede cristiana vuole incontrarci nella nostra umanità, perché possiamo essere anzitutto uomini e donne veri. È questa fede che porta a impegnarsi per la dignità della persona umana, per l’inviolabilità dei suoi diritti.

venerdì 26 maggio 2017

Ramadan 2017

  Ve    26 maggio 2017    24 giugno 2017

Il digiuno arabo del nono mese del calendario musulmano 

Il Ramadan detta anche il Digiuno è, nel calendario musulmano, il nono mese dell'anno e dura 29 o 30 giorni. In arabo la parola ha il significato di "mese caldo", il che suggerisce che un tempo (quando i mesi erano legati al ciclo solare) il ramadan venisse fatto durante un mese d'estate.
Il Ramadan, a causa della osservanza rigorosa del digiuno che ostacola ovviamente il lavoro e per le sue notti di carattere festivo, rappresenta un periodo eccezionale dell'anno per i fedeli musulmani in tutti i paesi musulmani infatti, il suo carattere sacro è fondato sulla tradizione fissata nel Corano, che in questo mese Maometto ricevette una rivelazione dall'arcangelo Gabriele.

Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi e la teoria più apprezzata sostiene che il digiuno insegni all'uomo il dono di autodisciplina, l'appartenenza a una comunità, la pazienza e l'amore per Dio. Un'altra interpretazione è che l'astinenza sessuale e il digiuno per un mese intero ricorda i disagi dei poveri invogliando i praticanti a pagare la zakat, l'imposta coranica verso i bisognosi.


Alla fine del Ramadan, si celebra l'Id al-Fitr ovvero la festa di rottura del digiuno detta anche la "piccola festa".

domenica 21 maggio 2017

La reliquia di San Nicola a Mosca accolta dal patriarca Kirill


Dalla Puglia alla Russia. 

Per la prima volta, dopo quasi mille anni, le reliquie di San Nicola, custodite dai frati domenicani nella Basilica di Bari, sono state portate alla cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca, dove rimarranno fino al 12 luglio per poi essere portate a San Pietroburgo e lì esposte fino al 28 luglio.
Nella teca si trova un frammento di 13 centimetri di una costola del Santo patrono barese, veneratissimo in Russia.
Un gesto visto da molti come un primo passo della ripresa di un dialogo tra cattolici e ortodossi. “Papa Francesco ha voluto fortemente questo gesto di amicizia verso il Patriarcato di Mosca. E’ un processo di riunificazione che evidentemente aveva bisogno della presenza di San Nicola”.

Chi è San Nicola?