domenica 28 aprile 2024

Il Papa Francesco a Venezia incontra i giovani: "Siate rivoluzionari"

La prima tappa alla Giudecca per incontrare le detenute
Il carcere "può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è 'messa in isolamento', ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità. [...] E' fondamentale che anche il sistema carcerario offra ai detenuti e alle detenute strumenti e spazi di crescita umana, spirituale, culturale e professionale, creando le premesse per un loro sano reinserimento. 
La seconda tappa alla Biennale di Venezia
"È vero che nessuno ha il monopolio del dolore umano. Ma ci sono una gioia e una sofferenza che si uniscono nel femminile in una forma unica e di cui dobbiamo metterci in ascolto, perché hanno qualcosa di importante da insegnarci. Penso ad artiste come Frida Khalo, Corita Kent o Louise Bourgeois e tante altre. Mi auguro con tutto il cuore che l'arte contemporanea possa aprire il nostro sguardo, aiutandoci a valorizzare adeguatamente il contributo delle donne, come coprotagoniste dell'avventura umana". 
La terza tappa, l'incontro con i giovani alla Basilica della Madonna della Salute
Il Papa alla Basilica della Madonna della Salute, a Punta della Dogana dove è stato accolto dagli applausi dei 1.700 giovani delle diocesi del Triveneto, appartenenti a gruppi parrocchiali e scout. A loro, Francesco ha lanciato un messaggio forte invitandoli ad “alzarsi”. “Alzarsi da terra, perché siamo fatti per il Cielo - ha detto - . Alzarsi dalle tristezze per levare lo sguardo in alto. Alzarsi per stare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano". "Per Dio non sei un profilo digitale, ma un figlio, che hai un Padre nei cieli e che dunque sei figlio del cielo". 
Tu potresti dire: 'Ma attorno a me stanno tutti per conto loro con il cellulare, attaccati ai social e ai videogiochi'. E tu senza paura vai controcorrente: prendi la vita tra le mani, mettiti in gioco; spegni la tv e apri il Vangelo".  
Il Papa poi ha invitato i giovani ad essere "rivoluzionari" non cercando l'utile come fa il mondo. Li ha invitati innanzitutto ad essere "creatori di bellezza, a fare qualcosa che prima non c'era". "Non siate professionisti del digitare compulsivo ma creatori di novità". "un gesto d'amore per qualcuno che non può ricambiare: questo è creare, imitare lo stile di Dio. È lo stile della gratuità, che fa uscire dalla logica nichilista del 'faccio per avere' e 'lavoro per guadagnare'. Il centro è la gratuità".

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