lunedì 25 dicembre 2023

Betlemme, il buio attorno alla mangiatoia

A colpire è l’assenza, così profondamente presente per parafrasare il poeta Mahmoud Darwish, cantore del dolore palestinese. Lungo Hebron road, la via principale tra Gerusalemme e Betlemme, non c’è una singola decorazione natalizia: niente comete intagliate in legno d’olivo né palle colorate né cuori di agrifoglio. Soprattutto niente luci. Sprofondate, come qualunque accenno di festa, nella voragine della guerra a Gaza. La Palestina è spenta nel buio del lutto. La decisione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), in accordo con le Chiese cristiane, di rinunciare agli addobbi e limitare il Natale alle celebrazioni religiose è il suo grido muto per gli oltre ventimila morti e 50mila feriti della Striscia. Su Hebron road restano, dunque, solo spartitraffico spogli, la sagoma incombente del muro, venticinque check-point e 32 strade sbarrati dall’esercito israeliano. È così dal 7 ottobre quando, in risposta al massacro di Hamas, la Cisgiordania è stata sigillata e i permessi di transito per i 130mila lavoratori in servizio a Israele sono stati cancellati. Diciassettemila di questi provenivano dall’area di Betlemme. 

Leggi da Avvenire

Un augurio di Pace a tutti!

 

Nessun commento:

Posta un commento