mercoledì 30 settembre 2020

Addio a Quino, padre di Mafalda

Ieri Mafalda ha compiuto gli anni, cinquantasei. Il suo inventore, il disegnatore argentino Joaquín Salvador Lavado Tejón, in arte Quino, se ne è andato oggi a 88 anni.

«Quino è morto. Tutte le brave persone del Paese e del mondo lo piangeranno» ha twittato il suo editore Daniel Divinsky. 

Figlio di immigrati andalusi, era nato a Mendoza il 17 luglio 1932 ed era stato chiamato con quel simpatico nomignolo per distinguerlo dallo zio Joaquin Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario. Partito per Buenos Aires, a 30 anni Quino realizza la sua prima mostra e pubblica il primo libro di vignette mute Mundo Quino.

L’anno dopo, il 1963, la svolta della sua carriera: la creazione di Mafalda, la cui genesi è piuttosto curiosa. Quino doveva infatti inventare un personaggio per pubblicizzare una marca di elettrodomestici, la Mansfield, il cui logo conteneva una M e una A, da cui la bambina Mafalda piena di idee per migliorare il mondo. Quino alla fine non realizza quella campagna pubblicitaria e gli restano alcune strisce.

Su El Mundo per il Natale del ’66 viene pubblicato il primo libro che raccoglie in ordine cronologico le strisce di Mafalda: la tiratura di 5.000 copie viene esaurita in due giorni.

L’Argentina ha trovato la sua mascotte, quella ragazzina che riempie gli adulti di domande mettendo a nudo le contraddizioni del mondo dei grandi. 

Una panchina a Buenos Aires con la statua di Mafalda, la piccola dalle mille domande scomode

Una panchina a Buenos Aires con la statua di Mafalda, la piccola dalle mille domande scomode - Archivio Fotogramma

Sono gli anni della contestazione giovanile e Charlie Brown e Mafalda si insinuano con i loro ironici, beffardi e disincantati interrogativi esistenziali. 

Quino accetta di rimettere mano al suo storico personaggio per le campagne di beneficenza lanciate dall’Unicef e dal governo del suo Paese. Lo fa anche dopo il fallito colpo di stato del 1987 contro il presidente Raúl Alfonsín, quando mette in bocca a Mafalda lo slogan: «Sì alla democrazia! Sì alla giustizia! Sì alla libertà! Sì alla libertà! Tutta la vita!».

Da Avvenire

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