domenica 3 febbraio 2019

Dopo 800 anni Francesco torna ad incontrare l'Islam

Un gesto di dialogo compiuto, anche a rischio della propria vita, fu la visita che Francesco d'Assisi nel 1219 - di cui quindi quest'anni ricorre l'ottavo centenario -, nel pieno della quinta Crociata, fece in Egitto al Sultano ayyubide al-Malik al-Kamil, nipote di Saladino. In quell'anno Francesco si recò ad Ancona per imbarcarsi per l'Egitto e la Palestina, e durante il viaggio, in occasione dell'assedio crociato alla città egiziana di Damietta, insieme con frate Illuminato ottenne dal legato pontificio il permesso di passare nel campo saraceno e incontrare, disarmati, a loro rischio e responsabilità, il sultano.
L'avvenimento di 800 anni fa a Damietta ha ispirato una tradizione sul dialogo il cui valore per l'attualità diventa sempre più significativo. E a farsene interprete, ricordando quell'evento, è oggi papa Francesco, che tra i viaggi in agenda per i primi mesi di quest'anno ne ha programmati almeno due improntati sul dialogo con l'Islam: in Marocco e negli Emirati Arabi Uniti.
Si tratta di due importanti opportunità per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell'ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d'Assisi e il sultano al-Malik al-Kamil".

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