giovedì 27 settembre 2018

Perseguitati perché cristiani

Agenti in borghese hanno fatto irruzione nelle loro abitazioni mentre stavano festeggiando il Natale.
L'unica colpa di Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari è di essere iraniani convertiti alla fede cristiana.
L'accusa ha ottenuto la condanna dei quattro per complessivi 45 anni di carcere: sono accusati di "minacciare la sicurezza nazionale" solo per aver esercitato il loro diritto pacifico alla libertà di religione. Contro questa decisione i quattro hanno fatto ricorso in appello.
I quattro sono accusati di aver organizzato e condotto messe in casa e di aver viaggiato fuori dall’Iran per partecipare a seminari cristiani: prove che hanno fatto scattare il reato di "minaccia alla sicurezza nazionale". Yousef Nadarkhani è in carcere, mentre gli altri tre sono liberi su cauzione. Tutti sono in attesa del verdetto del tribunale d’appello.
In Iran i cristiani sono una delle poche minoranze religiose ad essere riconosciute dalla costituzione. Una protezione che, però, è limitata solo ai cristiani e non a chi si è convertito a questa religione. Solo nell’ultimo anno sono stati presi di mira dozzine di cristiani, per la maggior parte cristiani convertiti. 

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