giovedì 27 settembre 2018

Perseguitati perché cristiani

Agenti in borghese hanno fatto irruzione nelle loro abitazioni mentre stavano festeggiando il Natale.
L'unica colpa di Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari è di essere iraniani convertiti alla fede cristiana.
L'accusa ha ottenuto la condanna dei quattro per complessivi 45 anni di carcere: sono accusati di "minacciare la sicurezza nazionale" solo per aver esercitato il loro diritto pacifico alla libertà di religione. Contro questa decisione i quattro hanno fatto ricorso in appello.
I quattro sono accusati di aver organizzato e condotto messe in casa e di aver viaggiato fuori dall’Iran per partecipare a seminari cristiani: prove che hanno fatto scattare il reato di "minaccia alla sicurezza nazionale". Yousef Nadarkhani è in carcere, mentre gli altri tre sono liberi su cauzione. Tutti sono in attesa del verdetto del tribunale d’appello.
In Iran i cristiani sono una delle poche minoranze religiose ad essere riconosciute dalla costituzione. Una protezione che, però, è limitata solo ai cristiani e non a chi si è convertito a questa religione. Solo nell’ultimo anno sono stati presi di mira dozzine di cristiani, per la maggior parte cristiani convertiti. 

domenica 23 settembre 2018

A Corinto


L'antica Corinto aveva due porti e in epoca classica Corinto divenne sede dei giochi istmici che si svolgevano ogni due anni in onore di Poseidone e del Dio Palemone con gare ginniche, di lotta e ippiche.
Tra il 49 e il 50 d.C. Corinto divenne la meta dei viaggi dell'Apostolo Paolo che nel predicare il Vangelo entrò in conflitto con il potere ebraico locale che lo accusò e lo fece arrestare dal proconsole Gallio. Egli predicò, secondo la tradizione, dal punto più alto dell'agorà, la Bema.

Vicino ai resti di Corinto c'è una chiesa con una stele dedicata all'inno alla carità scritto in varie lingue.

giovedì 20 settembre 2018

Appello di Amnesty International

Sapevi che per produrre le batterie per cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici che usiamo ogni giorno sono sfruttati nelle miniere del Congo circa 40.000 bambini?
Questi bambini lavorano fino a 12 ore al giorno, spesso rinunciando alla scuola, perché le loro famiglie non possono permettersi di pagare le tasse scolastiche. 
Lavorano a mani nude e sono costretti a trasportare sacchi anche di 20 e 40 kg, spesso più pesanti di loro.

 

martedì 18 settembre 2018

Yom Kippur

Yom Kippur festa ebraica
di Spencer Platt

Lo Yom Kippur, è la festività più importante dell’intero calendario ebraico.
Chiamato anche “il giorno dell’espiazione”, è una celebrazione che incomincia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishrì, corrispondente al periodo tra settembre e ottobre del nostro calendario. Ha luogo successivamente al Capodanno ebraico, terminando il giorno successivo quando appaiono le prime stelle in cielo.
Solitamente dura dalle 25 alle 26 ore.

Per tutti gli ebrei è un giorno di sacra importanza, nella quale nessuno lavora e dove si è soliti fare penitenza non bevendo e non mangiando per l’intera durata della Yom Kippur. Solo i bambini sotto tredici anni e le ragazzine sotto i dodici anni sono esentati.

venerdì 22 giugno 2018

Walking, praying and working together

«Camminare secondo lo Spirito» (Gal 5,16.25). 



Papa Francesco, partecipando alla preghiera ecumenica a a Ginevra il 21 giugno ha sottolineato che l’uomo è un essere in cammino. Per tutta la vita è chiamato a mettersi in cammino, in continua uscita da dove si trova: da quando esce dal grembo della madre a quando passa da un’età della vita a un’altra; dal momento in cui lascia la casa dei genitori fino a quando esce da questa esistenza terrena. Il cammino è metafora che rivela il senso della vita umana, di una vita che non basta a sé stessa, ma è sempre in cerca di qualcosa di ulteriore. Il cuore ci invita ad andare, a raggiungere una meta. 
Ma camminare è una disciplina, una fatica, servono pazienza quotidiana e allenamento costante. Occorre rinunciare a tante strade per scegliere quella che conduce alla meta e ravvivare la memoria per non smarrirla. Meta e memoria. Camminare richiede l’umiltà di tornare sui propri passi, quando è necessario, e la cura per i compagni di viaggio, perché solo insieme si cammina bene. Camminare, insomma, esige una conversione continua di sé. Per questo tanti vi rinunciano, preferendo la quiete domestica, dove curare comodamente i propri affari senza esporsi ai rischi del viaggio. Ma così ci si aggrappa a sicurezze effimere, che non danno quella pace e quella gioia cui il cuore aspira, e che si trovano solo uscendo da sé stessi.

lunedì 18 giugno 2018

Camminamente

http://www.santantonio.org/it/content/camminamente-la-prima-mostra-sulle-scarpe-dei-camminatori-al-santo-luogo-simbolo-della

Fino al 15 luglio è visitabile nel Chiostro del Generale la mostra “Camminamente” di Antonio Gregolin. L'esposizione nella Basilica di Sant’Antonio di Padova, luogo simbolo della spiritualità pellegrina, mette in mostra scarpe che parlano di cammini e, attraverso di esse, cammini che raccontano storie. È questa la filosofia che rende simboliche le 50 paia di scarpe esposte, in quella che è la prima mostra in Italia sul mondo dei camminatori e camminatori del mondo.
Niente più del cammino è associato allo spirito francescano. Che si tratti di uomini che camminano per passione, sport o fede, come pure per scappare dalla morte, le scarpe rappresentano simbolicamente il rapporto che abbiamo con le due dimensioni del tempo: quello terreno e quello eterno. Scarpe che hanno percorso lunghi cammini, di pellegrini o testimoni di pace e speranza
“Camminamente” espone a Padova per la prima volta scarpe vissute e consumate dalla fatica degli uomini. Tra queste, nella sezione dedicata alla storia, le scarpette da calcio del 1940 appartenute al regista Ermanno Olmi, accanto a quelle di Emilio Salgari e Marco Paolini, che pur non essendo grandi camminatori, hanno compiuto con la mente viaggi straordinari nella memoria: “Cammina-mente”, appunto.

Mostra

“Don't judge a man until you have walked two moons in his moccasins.” 

domenica 17 giugno 2018

Curare: voce del verbo amare

Buona estate!
L'estate è un tempo privilegiato per riscoprire la natura. Vi auguro di potervi sentire responsabili e custodi dei luoghi che visiterete e delle creature che incontrerete.