domenica 19 ottobre 2025

Missionari di speranza tra le genti

«Missionari di speranza tra le genti». Questo è il tema scelto dal Papa per la XCIX Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra il 19 ottobre 2025, nel cuore dell’Anno Giubilare della Speranza. Nel suo messaggio, il Pontefice richiama tutti i battezzati alla vocazione fondamentale della Chiesa: essere testimoni e costruttori di speranza, in un mondo attraversato da guerre, divisioni e crisi ambientali.  

Rievocando la Bolla Spes non confundit, il Papa invita i cristiani a lasciarsi rigenerare «in Cristo risorto per una speranza viva» (1Pt 1,3-4), e ad affrontare con coraggio “le ombre oscure del tempo presente”, tra disuguaglianze sociali e perdita di fiducia nell’uomo. È un appello a una nuova stagione evangelizzatrice, animata dallo Spirito e da un autentico zelo missionario.

Le missioni nel mondo oggi
Secondo l’ultimo Rapporto dell’Agenzia Fides (ottobre 2025), la Chiesa cattolica conta oggi 1 miliardo e 405 milioni di fedeli, pari al 17,8% della popolazione mondiale, con un leggero aumento rispetto all’anno precedente. Crescono soprattutto le comunità cattoliche in Africa (+8,3 milioni) e America (+5,6 milioni), mentre l’Europa registra una sorprendente ripresa di 740 mila nuovi fedeli.  

Il numero dei missionari laici ha raggiunto 444.606 unità, con aumenti significativi in America e Asia, segno di un crescente protagonismo dei laici nella vita missionaria. In crescita anche i catechisti, saliti a 2,86 milioni nel mondo, soprattutto in Asia e America. Tuttavia, si registra un calo di religiosi e seminaristi, specialmente in Europa e in Asia orientale, segnale di un bisogno rinnovato di vocazioni e formazione spirituale.  

Un invito a rianimare la speranza
La Giornata Missionaria Mondiale 2025 si presenta come un tempo propizio per ravvivare nelle comunità il dono della fede e la gioia dell’annuncio. Come ricorda il Messaggio papale, “essere missionari di speranza” significa testimoniare, con la vita e con la parola, che Dio non è assente dal mondo, ma continua ad agire attraverso chi confida in Lui e si apre all’amore universale.  

In questo spirito, ogni cristiano è chiamato a farsi “luce nei luoghi oscuri”, a servire con dedizione, e a costruire fraternità là dove prevale l’indifferenza. È il volto profetico di una Chiesa che spera, che non si arrende al pessimismo ma risponde, come i missionari di ogni tempo, con il coraggio del Vangelo.

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