martedì 29 aprile 2025

La vita religiosa delle suore con sindrome di Down

Nel centro della Francia, una comunità di vita contemplativa accoglie donne con sindrome di Down nella vita religiosa. Preghiera, lavoro e fraternità si intrecciano in una vocazione condivisa che diventa segno profetico per la Chiesa e risposta silenziosa alla cultura dello scarto.

“Ci dicevano che avremmo abbassato il livello della vita consacrata. Che la vocazione delle nostre sorelle era solo un’idea dei genitori, non una vera chiamata”. Madre Line, superiora delle Piccole Suore Discepole dell’Agnello, racconta senza fronzoli l’inizio di un cammino inatteso, e per molti inaccettabile. Da quasi quarant’anni, nel cuore della Francia, questa comunità accoglie donne con sindrome di Down nella vita contemplativa: “In pochi credevano che una persona con disabilità intellettiva potesse ricevere una vera vocazione. È stata una sofferenza lunga, a volte silenziosa. Ma il Signore ci ha aiutato a tenere lo sguardo fisso su di Lui. Non tutti sono chiamati a scoprire i Suoi tesori, e questo ci ha dato pace”.

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