sabato 1 novembre 2025

Giubileo degli educatori: Disegnare nuove mappe di speranza

Durante il Giubileo del mondo educativo svolto in questi giorni a Roma, Papa Leone XIV ha voluto richiamare tutti gli educatori al cuore umano dell’insegnamento, proprio mentre la trasformazione tecnologica avanza rapidamente anche nel campo dell’istruzione. Nella sua lettera apostolica “Disegnare nuove mappe di speranza”, pubblicata nella Basilica di San Pietro, il Pontefice ha scritto: “Il progresso tecnologico fa parte del piano di Dio per la creazione, ma nessun algoritmo potrà sostituire ciò che rende umana l’educazione: poesia, ironia, amore, arte, immaginazione, la gioia della scoperta e perfino l’educazione all’errore come occasione di crescita”.

Educazione, tecnologia e nuove responsabilità
Papa Leone XIV sottolinea come l’intelligenza artificiale e gli ambienti digitali siano strumenti preziosi, ma che devono essere governati con criteri di etica pubblica, partecipazione e orientati sempre alla tutela della dignità umana. La tecnologia, nel suo pensiero, deve arricchire e non impoverire le relazioni, la creatività e la capacità di ascolto degli educatori. L’insegnamento rimane una “missione di custodia del cuore e dello sguardo”, capace di costruire fiducia e comunità attraverso la presenza, l’empatia, la passione e la responsabilità condivisa.

Centralità della persona e alleanza educativa
Il Papa ricorda che educare non è solo trasmettere competenze digitali, ma promuovere la “trama stessa dell’evangelizzazione”, mettendo la persona — con la sua storia e vocazione — al centro di ogni processo formativo. Viene ribadito il ruolo fondamentale della famiglia come “prima scuola di umanità”, così come il compito delle scuole e università di favorire una cittadinanza responsabile e critica, senza mai sostituire l’umanità con il solo tecnicismo.

Uno sguardo per il futuro
Il Giubileo degli educatori 2025 invita a riflettere sulle sfide del nostro tempo con creatività pastorale, rinnovando la formazione dei docenti anche sul piano digitale, ma evitando tecnofobia e efficientismo senza anima[7][3]. Il mondo educativo è chiamato, secondo Papa Leone XIV, a essere fucina di speranza, luogo dove fede e ragione dialogano, e in cui trovare “sapienze che nascano dalla vita dei popoli”.

Leggi La lettera